Alla soglia dei quaranta, Simone Sarasso prende una decisione drastica e definitiva: dà un taglio alle dipendenze e si mette a correre. A innescare il cambiamento è un articolo di giornale sull’Ironman – la forma estrema del triathlon –, che sta conquistando migliaia di appassionati e sembra essere diventato lo status symbol della classe dirigente. Ma cosa spinge una persona a nuotare per quasi quattro chilometri, pedalare per altri centottanta e poi, alla fine, trovare la forza di correre una maratona? Per cercare di rispondere a questa domanda, l’autore ci trascina in un incredibile viaggio esperienziale nel mondo degli sport di fatica, che lo porta a incontrare e intervistare decine di atlete, atleti e preparatori italiani. Sarasso li segue per migliaia di chilometri, lungo percorsi impervi e talvolta dissestati – dalle spiagge romagnole al Monte Bianco, dal Tor des Géants al mitico Ironman di Kona –, cercando di dare un nome alla luce che vede brillare nei loro occhi. È voglia di sfidarsi? Smania di sfoggiare una medaglia? Masochismo? Con questi interrogativi in testa, l’autore continua a viaggiare, a perdersi e ritrovarsi, a conoscere e conoscersi, finché non arriva a calpestare di persona l’asfalto dell’ultramaratona più famosa d’Italia, la leggendaria 100 km del Passatore.
Simone Sarasso, classe ’78, vive a Novara. Scrive storie nere per la narrativa, i fumetti, il cinema e la tv, e insegna Scrittura creativa e Sceneggiatura alla Naba di Milano. Per Marsilio ha pubblicato Confine di Stato (2007, finalista al premio Scerbanenco), Settanta (2009) e Il Paese che amo (2013, menzione speciale della giuria al premio Scerbanenco); per Rizzoli, Invictus (2012, premio Salgari 2014), Colosseum (2012) ed Æneas (2015); per Mondadori, Né uomo né dio (2017) ed Ercole – L’Abisso (2018), una saga in due volumi dedicata al figlio di Zeus. È autore, insieme a Daniele Rudoni, della graphic novel United We Stand (Marsilio 2009). Insieme a Lorenza Ghinelli e Daniele Rudoni ha poi scritto il romanzo collettivo J.A.S.T. (Marsilio 2010). Nel 2017 ha firmato la biografia della leggenda del motociclismo Loris Capirossi (65 – La mia vita senza paura, Sperling & Kupfer), con la quale ha vinto il premio Bancarella Sport 2018.
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